Premi e riconoscimenti

2000

PREMIO ETI “IL DEBUTTO DI AMLETO”: …per la misurata ironia, per l’equilibrio tra gli attori nella riappropriazione di un immaginario in bilico tra sacro e profano.

2001

PREMIO ETI “IL DEBUTTO DI AMLETO”: …a conferma di un’attitudine che coniuga presenza attoriale e drammaturgia di testo e di spazio, restituendo dignità e nuova linfa alla migliore tradizione del teatro di strada.

2003

NOMINATION PREMIO UBU: …per il loro intreccio di ironia, storia e metafisica.

2008

PREMIO SPECIALE UBU: I Sacchi di Sabbia, per il complesso di un’attività caratteristica dalla vivacità di una scrittura condotta con freschezza creativa e irridente, giunta con “Sandokan o la fine dell’avventura a un nuovo capitolo di una ricerca sincera, lunga e appassionata.

2011

PREMIO DELLA CRITICA: Con i Sacchi di Sabbia ogni spettacolo è una magnifica sorpresa: così anche il “Don Giovanni”, una rigorosa partitura da Mozart, cantata “a cappella”, una scelta di brani ritmati di suoni e gesti musicali, una soluzione sorprendente, capace d’incantare per la qualità, la grande intelligenza, la coinvolgente energia corale, e insieme divertire, facendo sorridere e ridere per le soluzioni inattese, le azioni interne al gruppo, astratte e surreali.
Impossibile definire I Sacchi di Sabbia – un gruppo toscano, formatosi a Pisa nel 1995 – chiuderli in una poetica data, circoscritta, motivo guida resta la loro creatività multiforme, originale schioppettante, con produzioni spesso godibili a più livelli, ragazzi e adulti insieme.
Costante il bisogno di mettersi alla prova in forme nuove, affrontare ricerche, immaginare diverse soluzioni per spazi, materiali, tematiche: sempre con rigore, profondità e leggerezza. Tante le produzioni di pregio che hanno saputo meritare alti riconoscimenti.
Esilarante “Sandokan”, con Salgari in un miscuglio reale, concreto di verdure, uno spettacolo che non a caso si apre con i noti versi shakespeariani sul potere dell’immaginazione. Un lavoro d’artigianato che conquista altre/alte dimensioni: speciale poesia per esempio, indimenticabile, “Essedice”, un dialogo profondo, altamente teatrale, con il grande autore di fumetti Gipi e l’essenziale tema del tempo. Ed ora Mozart, questo stupefacente “Don Giovanni”.

2016

PREMIO “LO STRANIERO”: Fondato nel 1995 a Pisa da un piccolo gruppo di amici raccolti intorno a Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo, un gruppo teatrale che ha saputo unire al minimalismo organizzativo quello di realizzazioni, semplici ma di una irresistibile vitalità , spiritose e spesso esilaranti, prima tra tutte un Sandokan e un Don Giovanni. La loro cifra è la leggerezza, una virtù che è rara in teatro come altrove in questi tempi pesanti, e che per questo è più gradita e apprezzata. Un teatro artigianale che sa costruire con il suo pubblico un legame immediatamente e cordialmente affettivo.

2017

PREMIO “EOLO”: Il premio Eolo 2017 come miglior compagnia di teatro di figura va ai I Sacchi di Sabbia, che da diversi anni compone un teatro intergenerazionale di grande e ironica forza espressiva, in cui sempre il teatro di figura regna sovrano, sia che si narrino con gli ortaggi le epiche avventure di Sandokan, sia si racconti attraverso libri pop up il sacrificio di Isacco o le avventure di un piccolo bambino di carta, sia quando nei 4 Moschettieri in America, viene ricostruita per il teatro la famosa trasmissione radiofonica di Nizza e Morbelli, utilizzando tutte le fantasmagoriche possibilità che questo tipo di teatro offre con smisurata generosità.